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sintesi del libro "Denaro,sterco del demonio"


Ecco una sintesi del libro "il denaro,sterco del demonio" di Massimo Fini - 1998

cos'è il denaro?


  • misura del valore
  • intermediario nello scambio
  • mezzo di pagamento


Cosa non e' il denaro?


  • Deposito di ricchezza



Se ne accorsero gli Spagnoli all'inizio del 1300 quando tornarono con i galeoni pieni d'oro e ci fu l'inflazione e si trovarono piu' poveri di prima!Ma cosa garantisce la sussistenza all'uomo in modo fisso nel tempo? E' semplice:la lavorazione della terra come fonte di materie commestibili, l'allevamento del bestiame,la pesca...(Pedro de Valencia,1608). Aumentare la cartamoneta di un Paese senza aumentarne il capitale,dove per capitale s'intendono le cose appena dette,vuol dire impoverire il Paese.(Sismondi nel secolo XIX).Aristotele nella sua "Politica" asserisce: "taluni ritengono la moneta un non senso,una semplice convenzione legale senz'alcun fondamento in natura,perche' cambiato l'accordo fra quelli che se ne servono,non ha piu' valore alcuno...ecc..".il denaro quindi non e' di per se' ricchezza,ma puo' soltanto trasferire la titolarieta' delle cose.Cioe' se io vendessi tutte le cose del mondo per ricavare denaro e alla fine non potessi piu' ricomprare nulla, nulla mi resterebbe in mano,solo carta stampata...e basta!Considerando quindi il denaro come forma statica esso non vale niente;quindi il denaro e' sostanzialmente futuro,e dipende da questo futuro,in valenza reciproca.L'uomo credendo nel denaro programma il suo futuro.Rispetto ad un oggetto il denaro ha un valore di scambio senza avere un valore d'uso (cioe' il denaro non posso mica mangiarlo,mentre un pollo si!).Il denaro si materializza nella moneta,ma questa vedremo rallentera' per parecchi secoli la marcia del denaro.Essendo il denaro promessa di pagamento esso raggiunge il suo scopo tanto piu' si smaterializza.altrimenti si tratterebbe di un semplice baratto.La moneta e' solo il segno di questa esistenza del denaro,che invece e' un'entita' astratta.Il denaro infatti nel suo stato piu' puro e' solo titolo di credito.La fiducia nel denaro e' fiducia nel futuro.Fiducia che pero' puo' deperire a seconda del momento politico sociale. il denaro infatti va speso prima che gli altri s'accorgano che non esiste.E' un fatto che alla lunga i debiti non sono pagati.Moltissime banche del 1700 (vedi la Banca di Law) sparirono in pochi giorni a causa del collassamento del denaro.Eppoi basta ricordare nel 1900 la Repubblica di Weimar e il crollo di Wall Street nel '29.Oggi l'economia monetaria e' piu' avvertita ed e' estesa all'intero pianeta,per cui il cortocircuito diventa meno probabile , ma non impossibile! Quando si apre una falla nel sistema finanziario vi si pone rimedio mettendovi dell'altro denaro per farsi pagare il debito!Assurdo,no? Cioe' io avanzo da Mario £. 1000,allora gli presto £. 1000 perche' mi ripaghi le 1000 di prima....A_S_S_U_R_D_O_ .Comunque le cose vanno avanti cosi' e il giorno che non si riuscisse a turare la falla, la deflagrazione sara' planetaria.Come vorrei esserci quel giorno per ridere in faccia a tutti quei cretini di risparmiatori che mettono via il loro denaro per essere ...piu' ricchi!!!Poveri illusi!!! Gia' nel 1997 ci siamo andati vicini,ecco come : la Thailandia fu costretta a svalutare la propria moneta,il baht - a catena precipitarono il ringgit della Malesia, il dollaro di Singapore,quello di Taiwan.La caduta di Taiwan provoco' la caduta immediata della borsa di Hong-Kong e subito dopo cadde quella di Tokyo.Dopo due mesi crollo' Wall-Street e quindi tutte le borse Europee.A Mosca perse il 19%,precipitarono quelle latino-americane arrivando fino in Nuova Zelanda,completando il giro del globo.Alla fine della smazzata i risparmiatori avevano perso 2 milioni di miliardi di lire,una ricchezza enorme quanto inesistente.Il tutto fu salvato immettendo (Stati Uniti e Fondo Monetario Internazionale in testa) altro denaro.Gli esperti chiamano questi salvataggi Big Correction,il che sta a significare che a lasciarci le penne erano stati alcuni dei Paesi piu' poveri del Terzo Mondo e i risparmiatori dell'intero pianeta.E' un gioco ad alto livello: lo hanno capito benissimo gli imprenditori e i finanzieri che il modo piu' ragionevole di usare il denaro e' disfarsene al piu' presto,cioe' comportarsi al contrario di come si comporta l'avaro,che e' quello che meno ha compreso l'essenza del denaro.Per mantenere questo gioco e' necessario pero' che il campo d'azione del denaro sia il piu' grande possibile,aperto in tutte le direzioni,morali ed immorali,affinche' la sua illusione non sia visibile.Tutto comincio' migliaia di anni fa....
L'EDEN torna all'indice
l' uomo del Paleolitico (dalla sua comparsa fino all' 8000 a.C.) viveva rigorosamente di autoconsumo e si riuniva in clan e tribu'.Il cibo veniva distribuito a tutti i membri del gruppo e non c'era lo scambio intertribale.V'era una economia domestica chiusa.Nel Neolitico (dall'8000 a.C. fino ai primi regni antichi) le popolazioni da nomadi diventarono stanziali e cio' introdusse la guerra per il possesso di un territorio e nel caso di non-vittoria di qualche parte,introdusse lo scambio, scambio che pero' non implico' assolutamente il guadagno di una delle parti.Segui' nel tempo il commercio muto e poi,abbandonata la paura reciproca,la forma del dono come mezzo per socializzare con i vicini confinananti.C'e' da dire che gli oggetti scambiati dai primitivi hanno una propria anima e se ne staccano a fatica,in quanto tendono a spiritualizzarli.Ogni dono ha un suo preciso significato :
simbolico,rituale,religioso,ecc. . Ogni scambio quindi non e' una fredda partita contabile,ma stabilisce un legame tra le persone. E' uno scambio "moralmente",e non economicamente, interessato.E' comunque la tribu',e per adesso non il singolo,a compiere questi scambi-dono,il mercante ancora non esiste.Dunque lo scambio-dono era un fatto politico.Il contro-dono poteva avvenire anche dopo nel tempo e anche ad una terza tribu',in un sistema circolare,dove la cosa piu' importante era l'onore.Maggiore era il dono fatto,maggiore sarebbe stato il prestigio e l'onore di quella tribu'.Il dono inoltre non poteva essere rifiutato, altrimenti scoppiava la guerra.Il valore della cosa donata era direttamente proporzionale al sacrificio che costava nel separarsene.Bisogna quindi rassegnarsi al fatto che il primitivo non era un homo oeconomicus e che la storia non e' una inevitabile ascesa verso il mercato e il denaro i cui presupposti sarebbero stati presenti fin dalle eta' piu' antiche.I primitivi non disprezzavano la ricchezza,ma la apprezzavano molto come mezzo per raggiungere i loro scopi.Questo schema dello scambio-dono operava anche all'interno della stessa tribu',tra clan e clan,tra famiglia e famiglia.Eppure nel neolitico fino ai primi Regni antichi e' esistita una forma di moneta-merce: conchiglie,ostriche,sale,perle,pietre,zanne di cinghiale,pelli,pesce essiccato e anche moneta-utensile e la moneta-bestiame;tutte queste forme primitive di moneta erano segno di ricchezza ma non fungevano da intermediario nello scambio,non erano misure di valore.Nel sistema primitivo tutti fanno tutti i mestieri,ognuno tende ad essere autosufficiente dove le terre da coltivare,da pascolo,gli animali piu' importanti sono di proprieta' collettiva della tribu'.Queste Societa' Primitive non conoscono la poverta' individuale,l'uomo non e' mai solo ma segue il destino del gruppo.
INTERLUDIO torna all'indice
verso il 3600 a.C. in Oriente si svilupparono le prime citta' in pietra. Nel giro di 600 anni abbiamo gli Imperi irrigui ( Sumeri,Assiri,Babilonesi,Ittiti,ecc.).Nasce la forma-Stato con il Re e una casta di burocrati che si serve di uno sconvolgente mezzo di dominazione: la scrittura (sara' lo stesso oggi nel 2000 con i computer?).Le famiglie riunite tutte in un grande territorio con le stessi leggi,perdono parzialmente l'autosufficienza e prende percio' piede il baratto individuale, molto diverso dal regime del dono;baratto che si sviluppa pero' in regime di equivalenza,senza guadagno.Questo e' documentato da Aristotele nell' Etica Nichomachea : "L'esistenza stessa dello Stato dipende da atti di reciprocita' programmata ...quando essa viene a mancare non e' piu' possibile alcuna forma di compartecipazione".La giusta misura dell'equivalenza nel baratto individuale e' stabilita dalla tradizione,dalla consuetudine,dallo Stato.Il rapporto d'equivalenza tra i beni rimaneva tale anche per centinaia d'anni (alla faccia dell'inflazione!!!) Tutto cio' era ovviamente possibile perche' lo Stato aveva il monopolio della produzione e della distribuzione.Nei Regni antichi v'era il concetto di "razione minima" necessaria per tutti i beni essenziali alla sussistenza quando c'erano periodi di scarsita' di tali beni (societa' collettive).Comincia da questo periodo l'uso della moneta come misura di valore o moneta di conto (baratto con computo di moneta),anche se spesso erano ancora i beni a fare da misura (a Babilonia era l'orzo).Il mercante individuale che guadagna sulla differenza di prezzo fra cio' che acquista e cio' che vende,fara' la sua prima apparizione in Grecia nell'800 a.C. solo dopo l'introduzione della moneta coniata:egli prendera' una posizione bassa,infima della scala sociale ( kapelos) e sara' disprezzato da tutti.Incomincia pero' la divisione del lavoro e la divisione di casta s'ingigantisce; tra gli individui nascono le prime rilevanti differenze economiche.Comunque in linea di principio lo sforzo collettivo di tutti i cittadini doveva garantire la sopravvivenza a tutti gli abitanti dello Stato.Incredibilmente pero' la societa' che doveva portare alle estreme conseguenze la pianificazione comparve nel 1300 in Peru':era l'Impero degli Incas,la sola societa' dove il denaro non ha mai fatto la sua comparsa in nessuno dei suoi molteplici aspetti.Fu uno strano miscuglio fra uno Stato comunista ed uno societa' tribale.Tutta la terra apparteneva allo Stato.Gli Incas infatti,precorrendo Marx,pensavano che la vera ricchezza fosse la forza-lavoro.L'arrivo degli Spagnoli distrusse questa incredibile societa',come un cancro distrugge le cellule sane del corpo.Infatti dinanzi agli orrori della colonizzazione spagnola,il dispotismo degli Incas si muto', nel ricordo,in una eta' dell'oro,della prosperita' e della pace.
NASCITA DEL DENARO torna all'indice
Lo spirito del denaro decise di scendere sulla Terra e di incarnarsi tra gli uomini in Lidia,nell'orbita della Grecia,fra la fine del 900 a.C. e l'inizio dell'800 a.C.La moneta comparve sottoforma di metallo prezioso coniato,all'inizio da privati,poi dallo Stato (l'elektron,una combinazione di oro e argento e poi l'obolo,una moneta di piccolo taglio in argento). Insieme al denaro fece la sua comparsa il suo gemello,il mercato.Mercato che funzionava con la moneta a livello locale,mentre a livello tra citta' internazionali rimaneva ovviamente il baratto.A Roma e nell'Italia centrale la moneta arrivo' solo alla fine del 500 a.C. In questo periodo cominciano ad affermarsi anche alcune misure di monete internazionali,come i tetragrammi attici,la moneta d'oro persiana,le tartarughe di Egina,i poloi di Corinto.Con la moneta arriva il capitale e le prime ricchezze individuali.Con il denaro compare la sua prole:l'interesse e l'usura.Il prestito ad interesse rompeva totalmente con tutti i principi di solidarieta' sociale,furono choc difficile da assorbire.E gli usurai erano considerati poco meno che degli appestati.Col denaro e con l'usura irruppero anche molte attivita' finanziarie: mutui,ipoteche,depositi ad interesse,prestiti su pegno,cambi di valute. E contemporaneamente fecero la loro comparsa la Filosofia,la Scienza,l'Economia,la polis,la democrazia,la personalita', il lavoro individuale,la poverta' individuale e la solitudine dell'uomo.L'uomo si trovo' a doversi procacciare i mezzi di sussistenza da solo o con la sua famiglia,senza piu' poter contare sull'aiuto del gruppo e dell'assistenza dello Stato.Il lavoro diventa un obbligo.Intorno al 500 a.C. in Grecia compaiono le prime banche(in senso largo del termine).All'origine infatti c'e' la figura del cambiavalute,figura diventata indispensabile dopo l'introduzione della moneta coniata,che provvedeva a misurare il valore delle varie monete emesse dagli Imperi antichi.comunque non erano banche con un fondo generale quindi non creavano credito.Verso la fine del 500 a.C. pero' a Delo nacque una banca che concedeva prestiti.In Mesopotamia pero' pare che questo ci fosse gia' nel 800 a.C.I profitti di questi banchieri in erba erano notevoli,dal 20 al 40 %,ma i banchieri rimasero delle figure di secondo piano rispetto al grande proprietario terriero e all'uomo politico.Accanto al banchiere apparvero altre figure nuove: l'imprenditore e l'appaltatore delle tasse.Queste figure, assieme al mercante erano sempre un gradino sotto l'aristocrazia,la quale si serviva di loro per arricchirsi,utilizzando spesso dei prestanome,perche' il commercio e gli affari erano considerati delle cose sporche.Cominciano cos' le truffe ai danni della gente piu' povera e nasce il fenomeno dell'inflazione:vale a dire --> aumento dei costi dei prodotti e salario immutato! per gli artigiani,contadini e tutte le categorie pagate di quei tempi.Tutto cio' era un motore formidabile per la produzione,la consueta tesi per cui l'ulteriore impoverimento della povera gente e' inevitabile all'inizio di ogni processo di sviluppo,in quanto e' necessario a costituire il capitale.Si tratta,si dice,di periodi di transizione.Gia' ! Balle !! Questi periodi non finiscono mai !!! Ma la truffa piu' insidiosa e' costituita dalla doppia-moneta. il grande mercante,l'emporos,pagava i prodotti dei contadini con moneta locale (oboli,piccole monete d'argento) e pi rivendeva gli stessi all'estero facendosi pagare in moneta internazionale (grandi pezzi d'argento come lo statere).Il regime della doppia moneta vige tuttora nei rapporti fra Terzo mondo e i Paesi industrializzati. Anche se l'arrivo del denaro porto' ad un livellamento delle caste,quelle piu' alte, si capisce come aumento' facilmente il gap economico tra le caste gia' ricche e quelle povere. Tuttavia nel periodo del cosiddetto "capitalismo antico" il denaro ebbe una posizione marginale nella societa'.Lo scambio in natura mantenne tra il popolo un posto rilevante;popolino che rimase sempre diffidente nei confronti di questo mezzo di pagamento(diffidente cioe' da chi poteva garantirne il valore).Anche il commercio internazionale aveva la sua prevalenza di scambio-baratto.Aristotele sollecitava la cacciata del mercato dall'agora',luogo deputato alla politica,e voleva addirittura che ai mercanti fosse tolta la cittadinanza.E fu il primo a fare la distinzione fra produzione per l'uso e produzione per il profitto,condannando il secondo in quanto fattore di disgregazione poiche' "non naturale nell'uomo".Egli in pratica gia' intravedeva lo sbilanciamento tra il prezzo giusto di un prodotto e quello speculativo per accaparrarsi ricchezza (magari vendendo merce scarsa ad un prezzo piu' alto di quello tradizionale - Teoria del Giusto Prezzo). In ogni modo il fenomeno del denaro rimase circoscritto all'area greco-romana.Bisognera' aspettare il 1700 e la Rivoluzione Industriale perche' esso conquisti l'intero globo.Il capitalismo antico duro' fino alla fine dell'anno 100 d.C.:Poi il sistema della redistribuzione centralizzata riprese gradualmente il sopravvento,soprattutto per i beni di prima necessita',che prelevati sotto forma di tasse dalle Province venivano distribuiti all'esercito e ai civili in corrispondenza di servizi o altri beni.Sotto l'influenza del Cristianesimo il prestito ad interesse fu osteggiato in tutti i modi e vi fu un gran ritorno all'economia naturale,dovuto al crollo dell'Impero Romano e al suo frantumarsi in realta' locali,dove la moneta scomparve fino a dopo l'anno 1000.Ma il denaro non era morto,era solo stato momentaneamente ibernato.
IN SONNO torna all'indice
con l'impero crolla anche l'economia monetaria,le invasioni barbariche sono state devastanti.Le strade distrutte portano al minimo la possibilita' degli scambi.Non c'e' piu' alcun valido potere che faccia rispettare le leggi,la popolazione cerca rifugio dove puo',sopratutto vicino ai grandi possidenti,i quali hanno i soldi per difendersi ed assoldare mercenari. Cosi' parte il Medioevo,questo nucleo misto di nobili e disperati che andranno a costituire la Signoria e il Feudo.Si torna quindi all'autosufficienza.Anche i nobili si assicurano i servigi cedendo parte della loro terra o mantenendo in toto la persona.In questo periodo (basso medioevo dal 200 d.C. fino al 1000 d.C.) il denaro non scomparve del tutto,era ancora usato come misura dei valori,ma siccome ogni feudo batteva una propria moneta,in generale non valeva quasi nulla.La cessione continua di terreni porto' verso l'anno 1000 ad un nuovo soggetto sociale:il concessionario,il quale sta col fiato sul collo dei contadini per far rendere sempre di piu' la propria terra. I contadini abituati a dipendere da un monastero o da una chiesa o da un feudatario lontano cominciano ad orientarsi verso le citta' diventando in genere,artigiani. A partire dal 1100 diventa cosi' ricco di cose e quindi importante il mercato cittadino.Nasce il Comune,all'inizio in mano a proprietari terrieri e mercanti.Si formano cosi' due economie parallele :urbana monetaria e contadina naturale.Nel 1751 fu trovato per iscritto che i contadini che erano il 75% del popolo pagavano ancora con metodi naturali,in quanto enormemente diffidenti del denaro.Eppure proprio nel basso medioevo fanno la loro apparizione 3 figure che diventeranno importanti nel cammino della societa' monetaria:1) il mercante cittadino 2) il borghese 3) il risparmio. L'attivita' del mercante e' sempre stata sentita come immorale,indegna di un animo nobile,la si disprezza peche' non agisce per dovere o per onore.In Giappone il Samurai non tocca mai il denaro con le mani,negli antichi romani la classe dei mercanti non raggiunge mai i salotti aristocratici. D'altre parte Gesu' scaccio' i mercanti dal Tempio dandogli dei ladri.Nel basso Medioevo San Tommaso d'Aquino mise l'obbligo del giusto prezzo (nel 1300 il dottor Sottile,lo scozzese Duns Scoto disse in contrasto che il prezzo di un bene e' deciso dal meccanismo del mercato) e il divieto del prestito per interesse (economia tomista= condanna dell'usura sancita dal Concilio Laterano del 1139 e poi dal Concilio di Vienna del 1311).Ma anche secondo Lutero,e siamo all'inizio del 1500,i mercanti rapinano la gente tutti i giorni. E Adam Smith (1723-1790) denuncia le truffe a danno della collettivita' da parte dei mercanti.Tutto questo fino al Reform Act in Inghilterrra nel 1832 dove la classe media commerciale si vide riconosciuta come ruolo sociale.In verita' il commerciante si nobilita solo quando diventa imprenditore durante la Rivoluzione Industriale.Ma tornando al 1000 i grandi mercanti insieme all'aristocrazia fondiaria formano i governi dei primi Comuni . A Firenze fra il 1300 ed il 1400 una famiglia di mercanti e di banchieri ( i Medici) diventera' la padrona assoluta della citta'.Di fronte alla campagna si instaura una politica di sfruttamento sistematico ad esclusivo vantaggio dei produttori e consumatori cittadini. I mercanti cercano anche di ostacolare la produzione domestica delle campagne perche' danneggia il mercato(cioe' i loro portafogli).Come succede oggi con la drastica distruzione degli agrumi in Sicilia.Cose assurde!La seconda novita' abbiamo detto e' il borghese:questo puo' essere il mercante,ma anche l'artigiano o il contadino di citta',qualunque persona comunque che orienta il proprio lavoro con l'unico fine di raggiungere il guadagno.Il borghese stravolge quelle tranquille abitudini per cui un uomo lavora solo quel che gli serve per vivere secondo i suoi ritmi personali.Il borghese invece fa del guadagnare una virtu' ( secondo me il borghese e' il passo prima del paranoico - cioe' prima si e' normali,poi borghesi,poi malati,poi completamente pazzi).Il borghese insomma vuole il denaro,per essere ricco,quindi potente.Il borghese introduce cosi' il terzo elemento di cui sopra,e cioe' il risparmio.Questo concetto da luogo poi all'investimento. E tutti questi pensieri introducono il calcolo e l'organizzazione razionale della giornata,dove Benjamin Franklin ebbe a dire:"il tempo e' denaro".Ecco:con Franklin il concetto del tempo viene legato al denaro,e' l'inizio dell'era moderna.Nasce nel 1300 la prima lettera di cambio,mentre per la banconota garantita dallo Stato bisogna aspettare il 1694 con la Banca d'Inghilterra.Nel medioevo comunque se la moneta era guardata con diffidenza,il denaro cartaceo era addirittura incomprensibile ai piu',era visto come qualcosa di diabolico.Col denaro infatti cominciano le truffe in grande stile operate da mercanti in combutta con feudatari o con i monarchi ai danni del popolino (cambiali,rendite di stato,diminuzione della percentuale di oro nelle monete:1,7 grammi ai tempi di Carlo Magno,0,25 grammi nel 1100).Un altra conseguenza del denaro e' l'inflazione (famosa quella del 1500 con l'oro dei conquistadores).Ma la truffa piu' clamorosa del denaro e' quella del doppio regime monetario:moneta grossa in oro e argento usata dai mercanti negli interscambi fuori citta' e moneta piccola in rame e argento usata dai mercanti per pagare gli artigiani e i contadini. A quest'ultimi rimaneva quindi metallo inutile,mentre loro cambiavano le merci con oro e argento di buona qualita',smerciabile in tutto il mondo.Comunque ripetiamo,l'economia monetaria riguardava ancora poca gente,il 25% dell'Europa fino al 1700 circa,mentre fuori dall'Europa quasi non esisteva.Prima della Rivoluzione Industriale del 1700 al denaro sfuggono ancora due cose:la terra ed il lavoro.Infatti il regime feudale della terra e' un punto d'equilibrio sofisticato e complesso tra il comunismo e l'individualismo,noto come comunitarismo. I servi casati non possono lasciare la terra,ma nemmeno possono esserne scacciati.Se si lavora sulla terra e' quindi difficile rimanere a spasso. I mendichi rappresentano l'1% della popolazione e quasi sempre per loro volonta'! La disoccupazione e' quindi inesistente.Nascono le corporazioni :gli statuti degli artigiani fissano la lottizzazione del mercato e ognuno deve sapere quanta sara' la merce che potra' vendere,(fino alla fine del 1700).Il prestito ad interesse e' un segno inequivocabile del tempo e rappresenta un vero problema sociale,dal quale solo gli Ebrei ne erano esentati.Dalla meta' del 1500 il divieto scompare e rimase solo come condanna morale della Chiesa.Non dimentichiamo che tutto il medioevo e' pervaso da una viva religiosita' e si ha un gran timore del castigo di Dio.Insomma nel basso medioevo e agli inizi dell'era moderna i mercanti ci sono ed operano,ma non hanno ancora un'etica che li supporti. A fare questo ci pensera' l'affermarsi del protestantesimo.
IL TEMPO DEL DENARO torna all'indice
fra il 1600 ed il 1700 c'e' una serie di rivoluzioni,prima in Europa poi in tutto il pianeta,e sono i cambiamenti scientifici,agrari,industriali,tecnologici,demografici,commerciali,politici e religiosi.Il denaro interagisce con tutti in modo profondo.Qui e' legato tutto al concetto di tempo e del risparmio,che cuoce a fuoco lento la persona normale e la fa diventare borghese.La Rivoluzione Agricola,che precedette quella Industriale,fu iniziata dai latifondisti inglesi nel primi del 1500, attaccando alcuni punti saldi del Feudalesimo e cioe' : 1) la recinzione dei campi,impedendo l'uso comune di alcune cose. 2) nessun obbligo di far ruotare la terra 3) cambiare a piacimento le coltivazioni.Cosi' una moltitudine di dignitosi contadini veniva trasformata in una folla di mendicanti e ladri.Lo spirito del calcolo economico stava facendo le sue prime vittime.Questa gente divenne facile preda degli arrembanti imprenditori cittadini che li salariavano alle proprie dipendenze con stipendi insufficienti,costringendoli a lavori faticosi ed inumani nelle prime fabbriche tecnologiche,avendone in cambio vantaggiosi profitti.Tutto cio' si completa abbastanza gia' alla fine del 1800.L'ex-contadino ora e' un operaio-consumatore ed e' costretto a "capire" ed a servirsi del denaro e della moneta per procurarsi da vivere.In generale si puo' dire che la Societa' Industriale del 1700 non e',e non sara' piu',autosufficiente,ma anzi produce in eccedenza per consolidare guadagni di pochi mercanti-imprenditori.Nasce il capitalismo industriale,molto piu' dinamico di quello mercantile.L'industria crea i bisogni e si scopre quando sono facilmente influenzabili gli uomini nei loro bisogni.Con l'industrializzazione si arriva ai nostri giorni dove il denaro serve si come mezzo di scambio,ma e' ancora piu' importante come ponte fra presente e futuro,cioe' come investimento sul futuro,come fiducia nel futuro.E' il mito della moltiplicazione del denaro che ci porta alla Societa' attuale:ogni tanto arriva qualche batosta (i vari crack delle Borse),ma poi tutti ripartono creduloni e fiduciosi nella forza del denaro.Una curiosita':cosa distingue il nobile del medioevo dall'imprenditore? Facile--> il nobile investe,ad esempio,nei raccolti beni suoi,l'imprenditore moderno invece quelli degli altri ( societa' per azioni). L'imprenditore inoltre chiede credito bancario,cioe' ancora soldi di tutta la societa' paesana o cittadina.Insomma,mentre nel medioevo erano i ricchi che si sacrificavano correndo dei rischi,oggi sono i poveri che risparmiano e si sacrificano affinche' i ricchi possano investire e diventare sempre piu' ricchi.Dal 1900 tutto e' merce,anche la terra.Infatti servivano spazi sempre piu' grandi per le fabbriche,per gli alloggi degli operai,per nuove citta'.Con grandi difficolta' si opera un gigantesco esproprio delle terre a partire dalla meta' del 1800.Difficolta' dovute alla forte mentalita' contadina che non ne voleva sapere di vendere la terra (ed avevano una gran ragione,visto e considerato che andava a finire nelle mani di gente senza scrupoli come la maggior parte dei borghesi).In Francia solo il Codice Napoleonico stabili' regole precise,in Inghilterra la common law e' del 1830-1860,in Germania fino oltre il 1850.Gli imprenditori presero la forza lavoro disponibile pescando dal proletariato rurale,ma l'atteggiamento del padronato nei confronti della manodopera era solitamente crudele:logorio sfrenato,ispettori di fabbrica, sfruttamento del lavoro minorile,soprattutto nelle miniere dove andavano ragazzini di 10-12 anni,morendo poi a 30-35! Questa del lavoro minorile sfruttato con ritmi inumani non si era mai visto nel medioevo ( al massimo c'erano si,dei ragazzini che lavoravano accanto al padre o a parenti,ma solo per imparare un mestiere).In fabbrica poi il tempo viene cronometrato e si procede all'analisi dei tempi(cronociclografo).Lavori o riposi l'uomo non e' piu' padrone del suo tempo,ma lo schiavo.Comprato o venduto,ritmato freneticamente dalle nuove mostruose esigenze,privato di uno scopo proprio che non sia quello del denaro,l'uomo comincia la sua trasformazione in uno zombie.Inizia il fenomeno della disoccupazione di massa allorche' qualche fabbrica chiude.L'impiego delle sue braccia e della sua mente non dipende piu' da lui,dalla sua buona volonta',ma da fattori sui quali non puo' piu' nulla.Alla disoccupazione si accompagna la poverta' di massa.Alla crescente circolazione di denaro fanno riscontro paradossalmente questi fenomeni nuovi ed inquietanti dei quali oggi noi siamo purtroppo testimoni quotidiani (vedi immigrazione).Osserva Polanyi : " La Societa' umana e' diventata un accessorio del sistema economico".Si diceva della rivoluzione religiosa:la Riforma.Essa diede un' etica,quella protestante,alle anime dei borghesi del 1700 ( e la da' anche ai borghesi di oggi!).Quest'etica dice praticamente che guadagnare non e' un peccato,ma anzi un segno della benevolenza di Dio;e quindi il fine del guadagno e' bene,non male,perche' l'ozio e' il padre dei vizi ed e' quindi il piu' grande peccato!; accompagnare questo movimento. Il denaro supera lo spazio,precede la merce e le apre la strada.Il denaro non solo lega economicamente gli individui,ma anche domina eventi essendo lui la cosa piu' importante:cosi' un'insieme di operai italiani o tedeschi o un capitalista olandese possono essere le concause di un cambio di governo in Polonia o di una guerra in Africa.Il denaro nella sua illusione si lega come in una catena di Sant'Antonio ed ha bisogno sempre di nuovi adepti per autoalimentare il proprio meccanismo per non rivelarsi quel nulla che e'.L'industria poi cerca di frazionare sempre piu' il lavoro e i lavoratori specializzati vengono cosi' a dipendere totalmente dal denaro,perdendo ogni possibilita' di autosufficienza. Nel 1870 tutti i piu' importanti Stati Europei hanno portato a termine la loro transizione a un sistema economico di tipo monetario,libero.Gli Stati Uniti,pur essendo partiti tardi (verso 1850), sono gia' la seconda potenza industriale del mondo,dopo la Gran Bretagna. Oggi,con il crollo dell'URSS e l'apertura della Cina ai mercati mondiali stiamo avvicinandosi a quella che viene chiamata globalizzazione economica:un unico mercato mondiale,dove i fessi che vi aderiscono sono convinti che sia anche politica!!! Il colonialismo classico che va dal 1500 al 1800 circa rapina i paesi dove si insedia ( materie prime) ma lascia inalterate le popolazioni indigene che restano separate dalle comunita' che le hanno invase,mentre il colonialismo moderno monetario di oggi punta sulla conquista di nuovi consumatori per cui cerca di omologare le popolazioni indigene ai gusti standard.Il denaro e' il tarlo che prima rode e poi piega questi governi alla globalizzazione.Ogni societa' a questo impatto e' costretta a cambiare la propria pelle.Ed e' la sorte dei Paesi del Terzo Mondo che via via entrano nel circuito internazionale del denaro e ne vengono stritolati,perche' arrivando per ultimi nella catena non hanno probabilita' di successo.In alcuni casi questi Paesi vengono persino aiutati per poterli poi depredare meglio.Il fenomeno dell'inurbamento nelle citta' in queste citta' avviene negli anni appena trascorsi e ricalca cio' che successe in Europa nel Medioevo.Solo che nel medioevo ci un'evoluzione di circa 1500 anni,mentre nei Paesi terzomondisti cio' avviene in neanche 100 anni.La conseguenza dell'abbandono delle coltivazioni per l'autosufficienza in favore di materie da esportare fa perdere l'autosufficienza a questi popoli;poi arriva il crack dello Stato che viene distrutto dalle Borse Mondiali.Il collasso delle strutture economiche e sociali tradizionali libera un'enorme massa di manodopera disponibile a basso costo,la quale o viene sfruttata sul posto operando quella truffa della doppia moneta di cui ho scritto sopra oppure viene a riversarsi con tutti i mezzi possibili qui da noi in Europa.E la cosa incredibile e assurda e' che l'Africa agli inizi del 1900 era autosufficiente dal punto di vista alimentare.Vediamo in dettaglio:a che cosa si deve il precipitare della situazione nei Paesi del Terzo Mondo? Alla sovrappopolazione,alla inadeguatezza dei trasporti o all'arretratezza delle tecniche tradizionali usate dai contadini? Nemmeno ad una di queste...gli africani si sono sempre arrangiati in tutte queste cose da millenni interi! Il vero motivo e che oggi questi abitanti "poveri" non sono piu' in grado né di coltivare né di acquistare cibo sufficiente alla loro sussistenza e cio' a causa delle interdipendenze create dal globalismo economico mondiale che li mette in una situazione senza via d'uscita.Esempio e' la produzione agricola a contratto:il contadino africano produce quello che gli viene richiesto dal mercato mondiale col risultato che la gente ha ettolitri di olio di palma ma magari neanche un chicco di grano per fare il pane.Gli alimenti primari devono essere cosi' acquistati all'estero,ma qui viene il punto:la loro moneta locale sulle Borse vale come la moneta piccola dell'artigiano europeo medioevale,cioe' vale poco...e il Paese terzomondista s'indebita! Sembrerebbe un processo senza vie d'uscita! La creazione e lo sfruttamento delle disuguaglianze non sono quindi solo il peccato originale che sta alla base della ricchezza dei Paesi Industrializzati (il famoso accumulo necessario per il decollo) ma sono anche la condizione per il suo mantenimento.Come sempre il denaro non ha creato ricchezza.L'ha solo spostata!
LA SOCIETA' VIRTUALE torna all'indice
la banconota fa la sua apparizione contemporaneamente alla Banca d' Inghilterra e cioe' nel 1694,anche se gia' da qualche secolo si usavano lettere di cambio,cambiali,titoli del debito pubblico,certificati di deposito,ecc. Ma la differenza tra quest'ultime e la banconota e' che la banconota deve essere obbligatoriamente accettata,perche' legalizzata dallo Stato.La banconota nacque da un accordo fra la Corona e la Banca d'Inghilterra.La Banca presta allo Stato moneta sonante (oro e argento) ed in cambio ha l'autorizzazione ad emettere dei biglietti con corso legale.Le banche presero ad emettere banconote in misura di gran lunga superiore alle loro riserve d'oro e d'argento.Il che va bene finche' in un Paese regna la fiducia,ma appena questa s'incrina tutti corrono in banca per riconvertire il denaro in moneta sonante.Infatti se la banconota perde la fiducia perde l'anima e torna ad essere cio' che e' :carta. Tutte le principali banche di emissione andarono incontro nei primi decenni della loro esistenza a colossali crack.Il sistema bancario si sviluppa nel 1800 per sovvenire alle esigenze delle imprese industriali con anticipazioni di credito a medio e lungo termine. Adesso e' necessario drenare sistematicamente il denaro di tutti i cittadini.Nasce la Banca moderna,che raccoglie i risparmi pagandovi un certo interesse e prestandolo ad altri con un interesse molto maggiore. La Banca di emissione venne ad assumere nel tempo funzione di salvataggio per tutte le altre banche in crisi,prestando a queste soldi (dei contribuenti)! La banca ordinaria e' una grande fabbricante di denaro molto di piu' di quella di emissione. Come? Attraverso assegni,depositi,trasferimenti di partite fra clienti della stessa banca,compensazione fra banche,bonifici,interessi,carte di credito e ovviamente prestiti.Nel fare prestiti la banca ha pero' un limite che e' costituito da un fondo di riserva (20% dei prestiti concessi).Ma non e' cosi' in realta':cio' che possiedono le banche e' soltanto carta,un mare di carta! Ma non e' solo la banca che puo' creare credito e quindi denaro:lo puo' fare anche lo Stato (Bot,Cct,Btp,ecc) e l'impresa (azioni,obbligazioni).Aggiungiamo poi pegni,ipoteche,polizze d'assicurazione,fondi di previdenza,ratei,ecc.Tutto fa credito,denaro.La banconota all'alba del 2000 sta per diventare un reperto archeologico:infatti tutte le merci esistenti non sono piu' in grado ormai di garantire l'enorme massa di denaro prodotta.E il denaro non potendo comprare si getta su se stesso creando altro denaro.Il denaro e' ora piu' che mai nel suo pieno splendore,un concetto astratto.La Borsa e' il luogo della sua mistificazione:denaro che compra altro denaro.Ma e' matematico che se c'e' qualcuno che guadagna alla borsa di New York c'e' qualcuno che in un'altra parte del mondo,non necessariamente in Borsa,sta perdendo.Nella societa' virtuale si e' arrivati oggi ai Futures,ai Derivati,agli Hedges,ai knock-out,tutte scommesse su scommesse,opzioni su opzioni,speculazioni su speculazioni,teoricamente senza limiti.Dice Mathieu:" ci deve pur essere,per una ragione di ineludibile simmetria,qualcuno che,in qualche parte del sistema,perde;e perde non cio' che c'e' gia' ma cio' che potrebbe esserci " Il denaro nel suo accumularsi come capitale finanziario mostra in modo lampante e piu' evidente che in altre forme,la propria inesistenza.Inoltre in queste forme esso si smaterializza perdendo i contatti con la materia in cui si era via via incarnato.La banconota cessa di poter essere convertita in Inghilterra gia' nel 1797.Poi nel 1821,passata la buriana delle guerre,viene ripristinata la convertibilita'.Finalmente nel 1844 il governo inglese decide di stabilire una proporzione fissa tra le banconote in circolazione e la riserva aurea(monete e lingotti):e' il Gold Standard.In breve tutti gli Stati Europei e gli USA adottano il sistema.Dal 1870 al 1914 tutto funziono' abbastanza bene. Poi la prima guerra mondiale fece saltare questi delicati equilibri,in quanto gli Stati emisero numerose banconote per saldare le spese di guerra. Dopo il conflitto si cerco' di ripristinare la base aurea (USA nel 1919 e Gran Bretagna nel 1926),ma il gold standard non si riprese piu',a causa dell'immissione enorme anche di moneta scritturale( assegni,depositi,ecc). A livello internazionale i pagamenti avvengono ancora in oro e sterline e il dollaro comincia adesso la sua ascesa.Nel 1936 anche l'Italia ( ultima a cedere) abbandona la convertibilita' in oro.Nel 1944 le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale adottano il Gold Exchange Standard:tutto diventa convertibile in dollari,mentre i dollari sono convertibili in oro (anche se solo in parte ,ovviamente!) presso la Federal Reserve,la banca centrale degli USA.Cioe' una finzione,le banconote di ogni Paese sono garantite da un'altra finzione.E i dollari sono convertibili in una semi-finzione.Insomma laggiu' nei forzieri di Fort Knox c'e' ancora qualcosa di materialmente solido che tiene ancora legato per un filo la massa della cartamoneta alla merce.Pero' il denaro continua a crescere e Nixon nel 1971 mise ufficialmente fine al Gold Exchange.Il dollaro pero' resta la moneta di riferimento,il che permette agli USA di emettere piu' dollari di quanto permetterebbe la riserva aurea,e siccome questi dollari vanno all'estero,gli USA scaricano cosi' la loro inflazione sugli altri Paesi.Comunque quel che interessa qui e' che, dal 1971,il denaro cartaceo si libra sul nulla,garantito dal niente!!! (anche se oggi troviamo scritto sulle 1000 lire, "pagabili a vista al portatore "). Tuttavia esso e' palpabile ancora in banconote,ma per quanto tempo ancora? Anche quest'ultimo legame fisico sta per sciogliersi:e' l'ora del denaro elettronico,le card magnetiche,il denaro che viaggia su computer,i conti virtuali.In un avvenire prossimo verra' eliminata anche la firma sostituita da segnali biochimici distintivi della persona.Anche le banche sono destinate a scomparire dal punto di vista fisico.L
IL DENARO COME STILE DI VITA torna all'indice
oggi,quindi ,il denaro raggiunge la sua massima potenza. Ha subordinato l'economia e la politica,impregnando la nostra mentalita',modellando le nostre coscienze,determinando i nostri stili di vita,accelerando i nostri ritmi dell'esistenza.Noi non abbiamo tempo di vivere il presente perche' ci e' rubato dal futuro.Tutto e' business,anche le attivita' spirituali e i sentimenti piu' sacri ne sono coinvolti..La ricorrenza dei morti non e' piu' il giorno in cui ci si raccoglie per commemorare i defunti,ma un business da 100 miliardi ! E cosi' il Natale,la Pasqua,il giorno della mamma,del papa',dei fidanzati,della donna,ecc.ecc. Per visitare la tomba di Lady Diana si paga il biglietto.Tutti i concerti rock cosiddetti benefici e umanitari sono in realta' colossali affari per i cantanti (compreso Sanremo) e le case discografiche e gli sponsor che li finanziano.L' obesita',il fumo,la droga,l'alcool,sono malattie che vanno prevenute non perche' sono causa di grave sofferenza ma perche' per curarle sono necessari costi economici per la societa' (cosi' come l'obbligo del casco e della cintura in auto). Se nevica fuori stagione non e' un danno per l'agricoltura e un disagio per gli esseri umani,ma un affare per gli impianti sciistici. Neppure la "vecchiaia" e' serena:sei un costo e basta! Il desolato abbandono in cui vivono i nostri vecchi e la scarsissima considerazione di cui godono,a differenza della civilta' che ci ha preceduto,dipendono da una serie complessa di fattori,due pero' sono riconducibili direttamente al denaro:e' stato il denaro che ha distrutto la famiglia patriarcale.Il denaro inoltre porta un fenomeno pietoso : la corruzione,il misfatto per cui una persona si rende simile ad un verme.E inoltre porta alla criminalita' piu' efferata:rapine,rapimenti di persona,omicidi,stragi,violenze,il tutto in una continua escalation verso la follia.Con il denaro l'uomo si fa piu' bestia,questo e' pure un fatto assodato! Il caso del furto poi e' imbarazzante: quello piccolo e' mal visto,sei un "mona",un disadattato,un perdente,un criminale da strapazzo; il furto di grosse somme invece e' quasi visto con ammirazione. il denaro conferisce un'aura che chi ne e' privo non ha,per cui da chi ne possiede molto la societa' e' disposta a tollerare e anche a giustificare con i piu' svariati argomenti.Questa e' una concausa della profonda immoralita' delle moderne elite's economiche.Su questo piano si sono fatti molti passi indietro rispetto all'inizio del colonialismo monetario.Ai tempi di B.Franklin l'onesta' e' utile perche' da credito alla persona,quindi porta denaro. Oggi invece l'onesta' stranamente non e' piu' di tanto considerata,in quanto,gli imprenditori,i banchieri,i commercianti,i politici,e in genere tutti gli esseri umani sono sottomessi alla logica egemone del dio-denaro,il quale ci ha resi tutti degli zombies ambulanti. Quando portiamo i nostri soldi in banca non ci rendiamo conto fino in fondo che il 70% (?) dei nostri soldi viene senz'altro usato per scopi totalmente estranei al bene della Societa' in cui viviamo. A differenza del passato dove il prestigio di una persona derivava dal suo coraggio,dalla sua bonta' o generosita',dalla sua onesta' oggi il prestigio e' determinato dalla sua ricchezza:essa ne conferisce l'immagine.L'etica protestante oggi e' caduta per il lato che imponeva ai ricchi certe regole,mentre e' rimasta in piedi per i poveri che sono tali per colpa loro,perche' sono degli inetti !! Nella attuale societa' massificata e' paradossale che sia la mancanza di un Nulla (denaro) a renderci un nulla ! Siamo cosi' niente come persone che infatti manchiamo di generosita',solidarieta',di slancio e siamo incapaci di spendersi per gli altri.Il denaro infatti come concetto fa parte del bagaglio dell'individualista e cio' separa dal prossimo, esso spersonalizza infatti ogni tipo di rapporto,nel totale contrario rispetto agli scambi degli uomini primitivi dove l'oggetto scambiato aveva anche un'anima (l'esempio definitivo e' il distributore automatico:qui lo scambio e' totalmente meccanizzato).Il feudatario prende l'uomo in quanto uomo,l'imprenditore in quanto oggetto.L'operaio,l'impiegato e' come la prostituta che si vende al miglior offerente. " Nell'essenza dello spirito del denaro si percepisce qualche cosa dell'essenza della prostituzione " dice Simmel. Se oggi si fa commercio illegale di organi per trapianti di bambini brasiliani,cio' e' agevolato dal denaro.Il denaro svincola
IL DENARO COME FORMA DELLA POLITICA torna all'indice
Al centro della politica abbiamo visto esserci l'economia. Gia' dagli inizi del 1800 la stabilita' della moneta,le valute,i cambi,i prezzi,il potere d'acquisto,i conti con l'estero,la bilancia dei pagamenti,l'esposizione finanziaria diventano i principali problemi dello Stato.Negli anni Venti centinaia di milioni di persone era stata colpita dal flagello dell'inflazione,intere classi sociali soffrivano la fame.Lo Stato riteneva allora che le privazioni,la miseria e la perdita di liberta' di queste persone fossero un prezzo giusto da pagare per stabilizzare la moneta. Oggi l'Europa si sta dotando di una moneta unica.l'Euro,per fare l'Europa delle monete pero',non quella dei popoli. Ma appena nato esso naviga in acque molto agitate e il suo valore continua a perdere nei confronti del dollaro.Perche'? Perche' il volume raggiunto dal denaro oggi e' enorme,e il dollaro,arrivando prima,la fa da padrone.e questo volume e' tale da annullare qualsiasi politica di ogni Stato,anche se sono tanti messi assieme.Nel 1996 un nostro politico importante (non voglio fare nomi) visitando a New York gli uffici di una grande finanziaria ci rimase molto male nel vedere che due ragazzi al computer in pochi minuti stavano spostando migliaia di miliardi in giro per il mondo e disse: " Se la Reuter batte una dichiarazione di Bertinotti che non vota la finanziaria,questi ragazzi,in due secondi, vendono 1000 miliardi di Bot e noi l'anno prossimo dobbiamo pagare un punto in piu' di interesse,15.000 miliardi che se ne vengono via dalle nostre tasche.Questi due ragazzi sono piu' importanti del governo e del Parlamento Italiano !!! Ma gia' prima di questo episodio,si erano gia' verificati episodi inquietanti.Nel 1992 Soros,un finanziere,con una speculazione sulla lira fece "bruciare" 50.000 miliardi alla Banca d'Italia che cerco' di difendere inutilmente la nostra moneta.Soros ripeté un giochetto simile anche con la sterlina. Poi,nel dicembre del 1995,il pesos messicano perse il 30% del suo valore e il Messico stava per dichiarare la bancarotta..Fu salvato da prestiti del Fondo Monetario Internazionale ( FMI ).Perche'? Perche' la caduta del pesos aveva provocato il contemporaneo deprezzamento di 12 valute internazionali,e si si fosse lasciato andare il fenomeno il crash mondiale sarebbe stata cosa fatta ! Ovviamente i piu' grossi,i primi della catena se ne sarebbero subito avveduti e avrebbero incassato qualcosa,ma le migliaia di persone comuni mortali? Tutto finito! Il mondo avrebbe subito una svolta terribile verso il passato,paragonabile come a 10 crolli dell'Impero Romano.Con conseguenze drammatiche per la povera gente. Il caos probabilmente regnerebbe ora indisturbato sul nostro pianeta. Purtroppo non si puo' salvare l'economia mondiale senza salvare anche gli speculatori ! Altri episodi del genere messicano sono ancora successi,tipo autunno 1997 nei Paesi Asiatici (Thailandia,Indonesia,Corea del Sud).A differenza della vicenda messicana qui si intervenne prestando denaro dopo che i piccoli e medi risparmiatori avevano gia' perso tutto,salvando solo i grandi speculatori,cioe' una spazzolata fu ritenuta un male necessario. Il dato piu' importante in tutte queste cose e' che le cosiddette superpotenze si sottomisero al diktat di una forza maggiore,il cui potenziale distruttivo non e' piu' calcolabile:vale a dire al volume del denaro. Questo strapotere del denaro ha ucciso la politica e la democrazia.Sulla politica ormai c'e' una quieta rassegnazione,sulla democrazia,il denaro l'ha svuotata di ogni contenuto.Diligenti (ormai sempre meno) come bambini andiamo a votare i nostri rappresentanti,ma le scelte che decidono avvengono quotidianamente in luoghi austeri e lontanissimi,totalmente fuori da ogni controllo efficace. Si obietta pero' che il mercato vota ogni giorno.E' vero.Ma nessuno pero' ha mai votato coloro che agiscono sul mercato,cio' e' impossibile.Siamo nelle mani di poche persone e c'e' solo da sperare che queste abbiano una coscienza,possibilmente diversa da quella di un verme ! Altra triste considerazione...per il denaro la guerra e' una manna piovuta dal cielo;le industrie producono armi,il lavoro va a mille,e il PIL (prodotto interno lordo) sale ( i PIL degli USA piu' elevati sono quelli relativi ai periodi di guerra,dal 20% al 40% ). Tutti sono d'accordo su una cosa: mentre la ricchezza globale aumenta,cresce anche la disoccupazione. E quindi la fascia sociali piu' povera aumenta. C'e' qualcosa che non quadra! La disoccupazione nasce solamente con l'avvento dell'industrialismo e la conseguente espansione dell'economia monetaria e del potere del denaro. Inizio' quando la globalizzazione economica non esisteva,i tassi d'interesse avevano un'incidenza relativa e la tecnologia era ancora agli inizi. E' vero invece che il denaro libera il datore di lavoro. Costui non ha alcuna remora a licenziare, se appena lo puo' fare. Nel medioevo invece c'era una mentalita' piu' a misura umana: nel periodo feudale agli uomini premeva il fabbisogno,una volta assicurato questo tanto meglio se,spartendo il lavoro fra molti,ci si poteva dedicare ad altro. I motivi d'orgoglio non erano dipendenti dalla ricchezza,ma dal saper fare bene o meglio un determinato lavoro o di aver coraggio nell'affrontare le situazioni. L'uomo medioevale non considerava il proprio lavoro una merce da vendere al miglior offerente: un atteggiamento del genere e' in netto contrasto con il volere del Dio-denaro ! Il quale vuole che l'individuo sia perfettamente individualista,che cerchi in primis la ricchezza,non importa come. Queste sono le ragioni del paradosso + ricchezza = + disoccupati. Oggi la prospettiva e' che si vada verso una societa' in cui,grazie alla tecnica,il 20% della popolazione abile al lavoro sara' sufficiente per far funzionare l'economia mondiale:domanda,cosa fara' il restante 80% ? La mentalita' moderna ha fatto del lavoro un valore assoluto. (la Stato Italiano e' una Repubblica fondata sul lavoro,recita il primo art. della Costituzione). Da quando ha preso piede l'economia monetaria le disuguaglianze non hanno fatto che aumentare,mentre nella societa' pre-industriale vivevano tutti sullo stesso livello grosso modo (c'erano ricchi e poveri,ma anche il povero aveva una terra,cibo casa e tempo). La societa' liberale,basata sul denaro,presuppone,almeno teoricamente,l'uguaglianza dei punti di partenza ma,in coerenza con le sue premesse, non quella di arrivo. E questo porta a tutti gli squilibri attuali della Societa' Monetaria. Oggi,tendenzialmente,a diventare ricco non e' chi lavora (perde troppo tempo a lavorare),come avveniva nei primi tempi della Rivoluzione industriale,ma chi lavora col denaro. L'uomo dei nostri giorni vive una grande sofferenza di fondo: dopo essere stato indotto a considerare la propria forza-lavoro una merce e un valore,scopre che non e' piu' tale,che non interessa piu'.
IL DENARO COME FINE E LA FINE DEL DENARO
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la capacita' del denaro di crescere come un tumore sul corpo che gli ha dato vita sino ad invaderlo completamente,soffocarlo e distruggerlo,deriva dalla sua natura tautologica,che si ripete in un serpentone senza fine. Anche l'intero circuito creditizio mondiale sta assumendo questo andamento:crediti enormi spesso divenuti inesigibili vengono pagati sempre piu' spesso aprendo altre linee di credito al debitore. Cosi' il creditore paga il debitore,perche' lo saldi !!! Questo sistema comincio' ad alto livello dopo la prima guerra mondiale:gli USA per consentire agli europei di pagare gli interessi che avevano contratto con loro,aprivano altri crediti. Oggi tale giochetto e' la regola. Sono chiamati circuiti deficitari internazionali,e sono tantissimi. In Europa tutti gli Stati importano un sacco dalla Germania,pagando con soldi prestati dalla Germania stessa ! Gli USA sono indebitati col Giappone e viceversa. I Paesi del Terzo Mondo poi hanno un debito pauroso. Ma alla fine tutti sono indebitati con tutti ! Che tristezza,dico io. L'intero sistema finanziario e creditizio deve quindi autoalimentarsi incessantemente per non collassare,mentre lo scopo di investire nel sistema produttivo e di creare ricchezza e' diventato secondario,se non addirittura un pretesto. Fatto e' che l'industrialismo monetario ha stravolto completamente le ragioni dello scambio. Siamo pieni in casa di robe inutili. Lo scopo dell'attivita' industriale e' ora un altro:ottenere valore di scambio,cioe' denaro. Devono produrre per poter produrre ! Per questo gli industriali hanno escogitato l'obsolescenza programmata della merce,che si rompe o non funziona piu' dopo un determinato tempo. In passato si producevano cose il piu' resistenti possibili. Oggi,sebbene si sia in possesso di una tecnologia capace di forgiare materiali quasi indistruttibili,i prodotti d'uso comune hanno un'esistenza molto breve. Un altro metodo e' quello di introdurre sempre nuove varianti tecniche,come i computer ad esempio. Benvenuto Linux (tutto gratuito) che necessita' di macchine veramente a basso costo per avere le stesse prestazioni di un super modello costosissimo per far funzionare Windows (tutto a pagamento) ! Un terzo sistema e' quello di creare nuovi bisogni con l'offerta pubblicitaria. Insomma l'uomo stesso diventa una tautologia,e questo vale sia per coloro che hanno poco denaro,sia per quelli che ne hanno molto:l'uomo subisce in ambedue i casi il potere del denaro,credendo di dominarlo. Il famoso finanziere Soros confesso' : " sono piu' importante io o il mio denaro?il Fondo che ho costituito serve per il mio successo o sono io lo schiavo del fondo? il Fondo raggiunse i 100 milioni di dollari,la mia ricchezza personale doveva essere piu' o meno di un quarto,eppure mi sentivo sull'orlo di un crollo " Ma al meccanismo della coazione a ripetere non si sfugge:la pulsione acquisitiva che sfocia nel possesso chiama altro possesso. Ci siamo creati il perfetto meccanismo dell'infelicita'. Con un processo ben noto in psichiatria,il livello di soddisfazione viene spostato sempre piu' in la',diventando cosi' irraggiungibile (come per chi fuma o beve,d'altronde! ). Karl Marx era stato preveggente quando scriveva: " il denaro non puo' tollerare nient'altro al di sopra di se' " . Considerato globalmente il denaro e' un colossale debito che abbiamo accumulato col futuro,abbiamo ipotecato il futuro come se fosse qualcosa di reale,un bene immobile di nostra proprieta'. E' un sistema che va verso l'autodistruzione. I primi a decretarne la fine saranno come sempre gli iniziatori della catena,e cioe' i Paesi Industrializzati,i quali,dopo aver accumulato il possibile,speculando sul futuro,lasceranno il cerino acceso in mano ad altri. Da tempo si avvertono sinistri scricchiolii (vedi crisi delle Borse Mondiali ) La stragrande maggioranza dell'umanita' (America Latina,Africa,ampie zone dell'Asia) deve gia' oggi convivere con un'inflazione a due,tre cifre. Se i Paesi Ind. riescono a tenerla bassa e' perche' riescono ancora a scaricarla altrove. Ma perche' i Paesi Ind. contengono ancora l'inflazione sapendo che la credibilita' del denaro e' in serio pericolo? Per il semplice motivo che stanno arraffando il piu' possibile adesso;per chi e' del gioco,si sa che il cerino va passato solo all'ultimissimo momento. Anche per questo il costo del denaro tende ad alzarsi,perche' tutti ancora fingono di crederci ! E risparmiatori dei Paesi Ind. risparmiano...poveri fessi! Perche' risparmiare qualcosa che tra non molto non ci sara' piu' ? Al primo colpo di spillo di un grosso magnate della finanza mi sa che ne vedremo delle belle...( si fa per dire ). Quando saremo tutti in mutande,senza cibo,acqua,casa,luce,telefono ecc. allora forse capiremo cos'era veramente il denaro. Una grande coppa piena ...d'aria !!!
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